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Intervista a Carlo Camorali e Lorena Boetto per AtmoSphere 
La Fondazione Valore Italia è lieta di presentare il progetto di Design atmoSPHERE di Carlo Camorali e Lorena Boetto su Second Life, attraverso un’intervista della nota Blogger Italiana Micalita Writer.

M.W. : Chi siete? Cosa andate cercando in queste terre virtuali?

C.C.: Siamo Lorena Boetto e Carlo Camorali, due ragazzi di 22 anni che studiano nel corso di laurea di Disegno Industriale al Politecnico di Torino. Abbiamo deciso di intraprendere questo percorso all'interno di Second Life perchè pensiamo che sia uno strumento che possiede enormi potenzialità. Un universo virtuale dove è possibile per chiunque poter creare contenuto e condividerlo con tutto il mondo, in un modo semplice e intuitivo. Pensiamo che quest'aspetto sia realmente rivoluzionario.

M.W.: Com'è nato il progetto? Un'idea comune?

L.B.:
Durante il nostro corso di studi abbiamo entrambi partecipato a uno stage presso studi di progettazione, uno che si occupava di problematiche espositive, mentre l'altro lavorava nel campo del virtuale. Abbiamo così deciso di unire le nostre due esperienze per intraprendere la creazione della nostra tesi di laurea triennale, decidendo di indirizzarci verso la progettazione di questo museo virtuale, avendo notato, in seguito a una fase di ricerca durata alcuni mesi, che non esistevano strutture di questo tipo.

M.W.: Parlateci della vostra tesi. Quali sono le sue finalità?

C.C: La nostra tesi consiste nella progettazione di una struttura museale virtuale, che abbiamo deciso di chiamare Design atmoSPHERE, ponendovi all'interno un'esposizione di dieci oggetti di disegno industriale intitolata "Design as a tool to improve life". Abbiamo deciso di utilizzare questo gioco di parole per unire il fatto che il museo sia un insieme di ambienti, di atmosfere, distaccati tra loro, e che questi stessi ambienti siano contenuti all'interno di sfere.

Questo museo è stato pensato per contenere un'esposizione di oggetti progettati da designers torinesi under 35, per dare visibilità a questo settore, soprattutto in questo anno che vede Torino come la prima capitale mondiale del design. Abbiamo così deciso di collaborare con Turn, una design community torinese che unisce al suo interno circa duecento studi di progettazione. Di questi duecento, sei si sono offerti di fornirci dei loro progetti per l'esposizione.

La seconda finalità è quella di poter esporre al meglio un oggetto di disegno industriale. Siamo convinti che sia sbagliato esporre un oggetto di design come se fosse un'opera d'arte. Ogni oggetto è pensato per essere usato, e soprattutto usato nel contesto per cui è stato progettato. Allontanando l'oggetto dal contesto e dall'utente si dimezza il suo potenziale di espressione.

M.W.:
Qual è il percoso della mostra? La struttura da cosa è composta e come è disposta?

L.B: Abbiamo deciso di non pensare a un percorso predefinito, ma lasciare la libertà all'utente di muoversi come meglio crede. Per fare ciò abbiamo realizzato una struttura composta da coppie di sfere distaccate tra loro, di cui una contiene l'oggetto ambientato nel proprio contesto d'uso e l'altra presenta tutte le informazioni riguardanti l'oggetto esposto.

Il percorso inizia dall'ingresso, unica struttura posizionata a terra. Tutte gli altri ambienti sono disposti in aria. Dall'ingresso, tramite un teletrasporto, si raggiunge la "sfera dell'accoglienza", dove presentiamo al pubblico il museo e la mostra che contiene. Affiancata a quest'area troviamo la "sfera dei teletrasporti", un ambiente che contiene i dieci teletrasporti che portano alle diverse sale espositive. Per stimolare la curiosità del visitatore abbiamo rappresentato un particolare dell'oggetto al di sopra del proprio teletrasporto, in modo che l' utente non sappia ancora quale oggetto troverà nella sfera espositiva, ma sarà portato a ricercarlo all'interno dell'ambiente in base al particolare visto prima. All'interno di ogni sfera espositiva l'utente troverà poi un ulteriore teletrasporto che lo riporterà nella sfera centrale, per poter così continuare la propria visita scegliendo un'altra sfera.


M.W.: Per voi cosa rappresenta Second Life? Che rappporto può avere con l'università italiana?

C.C: Troviamo che sia altamente innovativo che due ragazzi senza particolari conoscenze informatiche possano creare un qualcosa che poi realmente esista in uno spazio virtuale, visibile e condivisibile da chiunque e da ogni parte del mondo.

Consideriamo Second Life una fantastica piattaforma di confronto e di creazione di valore, che dovrebbe essere più valorizzata.

Le potenzialità di questo mondo virtuale potrebbero essere altamente sfruttate dall'università, in quanto può diventare un grande veicolo di conoscenza. Oggi manca il contatto e il confronto diretto tra i diversi atenei e politecnici, e Second Life potrebbe essere un ponte di congiunzione che faciliterebbe di molto questo processo. Il fatto che Second Life sia poi fruibile da tutte le parti del mondo, potrebbe portare ad allargare questa rete di contatti tra gli atenei anche al di fuori del territorio italiano, creando un network tra le diverse facoltà che potrebbe portare molti benefici.





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Design as a tool to improve life 
Design as a tool to improve life

Inaugurazione del Museo del Design AtmoSPHERE su Second Life di Carlo Camorali e Lorena Boetto. Durante la serata verrà esposto il progetto da parte degli autori attraverso un’intervista condotta da Micalita Writer, nota Blogger della Comunità italiana di Second Life.

La Fondazione Valore Italia è lieta di presentare il Museo del Design AtmoSPHERE il Giorno Venerdì 28 Marzo 2008 alle ore 22.00 presso la Land Experience Italy al seguente SLURL.


Il Museo del design AtmoSPHERE è un progetto di Lorena Boetto e Carlo Camorali, due ragazzi di 22 anni che studiano nel corso di laurea di Disegno Industriale al Politecnico di Torino i quali hanno deciso di intraprendere questo percorso all'interno di Second Life perchè pensano che sia uno strumento che possiede enormi potenzialità: un universo virtuale dove è possibile per chiunque poter creare contenuto e condividerlo con tutto il mondo, in un modo semplice e intuitivo.

Credono che quest' aspetto sia realmente rivoluzionario.

Durante il loro corso di studi hanno entrambi partecipato a uno stage presso studi di progettazione, uno che si occupava di problematiche espositive, mentre l'altro lavorava nel campo del virtuale. Hanno così deciso di unire le loro due esperienze per intraprendere la creazione della loro tesi di laurea triennale, decidendo di indirizzarsi verso la progettazione di questo museo virtuale, avendo notato, in seguito a una fase di ricerca durata alcuni mesi, che non esistevano strutture di questo tipo.

La loro tesi consiste nella progettazione di una struttura museale virtuale, che hanno deciso di chiamare Design atmoSPHERE, ponendovi all'interno un'esposizione di dieci oggetti di disegno industriale intitolata "Design as a tool to improve life".

Questo gioco di parole indica sia che il museo sia un insieme di ambienti, di atmosfere, distaccati tra loro, ma anche che questi stessi ambienti siano contenuti all'interno di sfere.

Questo museo è stato pensato per contenere un'esposizione di oggetti progettati da designers torinesi under 35, per dare visibilità a questo settore, soprattutto in questo anno che vede Torino come la prima capitale mondiale del design. Hanno così deciso di collaborare con Turn, una design community torinese che unisce al suo interno circa duecento studi di progettazione. Di questi duecento, sei si sono offerti di fornire dei loro progetti per l'esposizione.

La seconda finalità del progetto è quella di poter esporre al meglio un oggetto di disegno industriale. Gli autori sono convinti che sia sbagliato esporre un oggetto di design come se fosse un'opera d'arte: ogni oggetto è pensato per essere usato, e soprattutto usato nel contesto per cui è stato progettato. Allontanando l'oggetto dal contesto e dall'utente si dimezza il suo potenziale di espressione.


Per Maggiori informazioni:

Fondazione Valore Italia
http://www.valore-italia.it
http://www.experienceitaly.it

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Serata di alta moda italiana 
Ieri sera si è svolta l'inaugurazione del Mainstore Shouted ad Experience Italy. La serata è stata all'insegna dell'alta moda, con madrine le due trascinatrici del gruppo : Giuly Akina ed Elizabeth Darcy.
La fondazione Valore Italia rinnova i suoi complimenti e un in bocca al lupo per la loro fiorente attività nel campo della moda virtuale.

Se volete "Toccare con mano" i loro capi seguite questo SLURL.



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Inaugurazione Shouted Couture 
La Fondazione Valore Italia è lieta di presentare l'apertura del Mainstore di Alta Moda Italiana "Shouted" che ospita i migliori stilisti italiani su Second Life.

Qui potrete trovare le creazioni per Uomo e Donna di:

Folletta Romano
Sissy Pessoa
Amanda Bolero
Thera Taurog
Virelai Zenovka
Mirca Bekkers
Uran DeCuir
Ziamela Loon
Anubis Hartunian
Anthony77777 Bandit
Aria Eichel
Patrizia Blessed
Naraj Dench
Naiman Broome

Passate per festeggiare con noi l'apertura di questo meraviglioso punto vendita e aggiudicatevi uno degli splenditi abiti!
Il Mainstore aprirà su Experience Italy il giorno Martedì 18 Marzo 2008 alle ore 22 (2 pm SLT) presso questo SLURL



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Vincitori del Concorso Made in Italy SL 
La Fondazione Valore Italia è lieta di annunciare i Vincitori del concorso Made in Italy.
Il concorso si è concluso con la serata di premiazione di Giovedì 6 Marzo.
Molti i presenti a partecipare all'evento che ha reso giustizia alla creatività italiana su Second Life.
La giuria ha valutato minuziosamente le opere e ha decretato i seguenti premi:

Premio per la Migliore opera Grafica:

Gardener Marellan
500 L$ e uno spazio espositivo per 4 mesi

Premio per il Miglior Complemento D'arredo:
Ash Scanlan
500 L$

Premio per il Miglior accessorio moda e per la Migliore opera del Concorso:
Anthony77777 Bandit

500 L$ e uno spazio espositivo per 4 mesi

Ancora complimenti a tutti i partecipanti del Concorso Made in Italy!



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