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TERMINATA LA MOSTRA "DISEGNO E DESIGN. BREVETTI E CREATIVITA' ITALIANI" CON OLTRE 45.000 VISITATORI 
Ha chiuso i battenti lo scorso 31 gennaio la mostra "Disegno e Design. Brevetti e creatività italiani" che la Fondazione Valore Italia ha organizzato presso il Museo dell'Ara Pacis di Roma. Nei tre mesi di apertura al pubblico la mostra è stata visitata da più di 45.000 persone, registrando quindi un successo che ha superato le previsioni iniziali.
Particolarmente gradite le numerosissime visite da parte di studenti accompagnati dai loro docenti, a partire dalla scuola primaria fino ai corsi post-laurea.



il presidente della Fondazione Valore Italia si improvvisa guida culturale per una scolaresca in visita alla mostra


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UN VIAGGIO TRA LE COMMISTIONI STILISTICHE DI NAUTICA E ARREDO CIVILE 
Grande successo ha riscosso il workshop sul design nautico, che ha visto la partecipazione di Massimo Paperini (designer nautico), di Matteo Zaccagnino (direttore di Yacht Design) e la gradita presenza di Franco Torre (direttore commerciale di Perini Navi Group). Nel corso dell'incontro - tenutosi in un Auditorium dell'Ara Pacis per l'occasione pieno in ogni suo posto - è stata analizzata l'evoluzione dello yacht design dalla fine del 1800 fino ad oggi, e si è potuto verificare come il design nautico stia via via assumendo un ruolo di raccolta e di sintesi di varie esigenze (tutela dell'ambiente circostante, godibilità e fruibilità del bene-imbarcazione, integrazione non invasiva con l'ecosistema marino, emissioni zero, ecc.) che non solo sta portando verso una commistione di stili tra design di imbarcazioni a vela e design di imbarcazioni a motore, ma sta addirittura sfociando in una commistione sempre più intensa con l'interior design degli ambienti casalinghi e cittadini.
Un ampio dibattito con il pubblico ha impegnato i tre relatori della giornata, che ha concluso il ciclo di workshop collegati alla mostra "Disegno e Design. Brevetti e creatività italiani".




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WORKSHOP SULLO YACHT DESIGN - 29 GENNAIO 2010 
Appuntamento fuori calendario per il ciclo di wokshop correlato alla mostra "Disegno e Design. Brevetti e creatività italiani". L'interesse del pubblico nei precedenti incontri ha suggerito l'organizzazione di un nuovo incontro, incentrato sul design nautico. Il felice connubio tra le due tradizioni italiane del design nautico e della cantieristica navale ha infatti consentito alla nautica italiana di diventare leader indiscusso nel mondo, contribuendo in maniera sostanziale all'affermazione del made in Italy.
L'incontro si terrà venerdì 29 gennaio 2010, con inizio alle ore 17.00, presso l'auditorium dell'Ara Pacis di Roma, ed avrà come ospiti Massimo Paperini e Matteo Zaccagnino, rispettivamente uno dei più importanti designer nautici italiani ed il direttore della rivista "Yacht Design".
Il tema dell'incontro sarà: Territori di confine nello yacht design contemporaneo.
Sarà l'ultimo incontro del ciclo di workshop, dato che la mostra chiuderà i battenti domenica 31 gennaio 2010.




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LUCEPLAN, OVVERO QUANDO RICERCA E SVILUPPO CONSENTONO AI PICCOLI DI COMPETERE CON I COLOSSI 
Paolo Rizzatto ed Alessandro Sarfatti: creatività e managerialità dell'azienda Luceplan. Sono stati loro gli ospiti del workshop organizzato dalla Fondazione Valore Italia, e tenutosi il 18 gennaio presso l'auditorium dell'Ara Pacis, nell'ambito delle iniziative collaterali alla mostra "Disegno e Design. Brevetti e creatività italiani".
L'incontro ha consentito al pubblico di comprendere come la ricerca e lo sviluppo, posti al servizio della creatività, consentano a realtà di dimensioni tutto sommato contenute rispetto al mercato globale (e Luceplan en è un esempio) di poter competere alla pari con i più grandi colossi multinazionali.
L'azienda milanese di illuminazione (ma loro si definiscono come un'azienda che vuole "progettare la luce", e nel corso dell'incontro si è compreso il perchè) dalla fine degli anni '70 si impegna infatti nel reinventare e reinterpretare gli apparati di illuminazione: lampade da lavoro, lampade da esterni, lampade da pavimento e lampade da sospensione. L'applicazione di nuovi materiali e nuove tecnologie, unita ad una rigorosa ricerca storica e ad una ricca vena creativa che trova in Paolo Rizzatto il punto di sintesi, consente da quattro decenni a Luceplan di poter competere in tutto il mondo con prodotti che sono entrati nell'arredamento di tutti noi: Costanza, Berenice, Titania, Hope...
Sul palco dell'auditorium erano rappresentati ben quattro Premi del Compasso d'Oro, relativi a prodotti che sono ancora oggi venduti in tutto il mondo. Particolarmente suggestivo è stato il racconto della genesi della recentissima lampada da sospensione Hope (esposta tra l'altro all'interno della mostra), nata nel 2009 dopo venti anni di "gestazione"; Rizzatto ha portato con sè alcuni pezzi dei primi prototipi, grazie ai quali il pubblico ha potuto comprendere l'immenso lavoro di ricerca e innovazione che ha sotteso la messa in produzione della lampada.


Alessandro Sarfatti e Paolo Rizzatto durante il workshop


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UN ITALIANO IN CINA: ENZO EUSEBI RACCONTA LA SUA ESPERIENZA 
Si è tenuto ieri presso l'auditorium dell'Ara Pacis di Roma il workshop, collegato alla mostra "Disegno e Design. Brevetti e creatività italiani", con ospite Enzo Eusebi.
Eusebi è un ingegnere, architetto e designer che alcuni anni fa ha intrapreso una strada che lo ha portato ad operare prevalentemente in Cina, mercato sul quale è divenuto un apprezzato esponente del made in Italy, soprattutto nel campo della progettazione di nuovi edifici residenziali. Proprio durante la realizzazione di uno di tali progetti (delle torri residenziali di lusso a Pechino) è nata l'idea della cucina Not for Food, un avveniristico spazio architettonico, interamente realizzato in fibra di carbonio, nel quale vengono radunate l'area cucina, l'area relax e l'area lavoro della casa. La Not for Food, realizzata dal Gruppo Berloni, è stata esposta all'interno della mostra ed è stata il punto di partenza per un discorso più generale che ha riguardato la capacità dei giovani designer italiani di trovarsi uno spazio all'estero riuscendo a combattere una dura battaglia contro i grandi studi delle archistars.
Al termine molte le domande rivolte dal pubblico, con ulteriore dibattito che ha toccato le prospettive future dell'intero sistema produttivo italiano.

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